Intervista ad Alberto Talu

Group HR Director Istituto Ganassini SpA di Ricerche Biochimiche

Raccontaci di te e del tuo percorso formativo e di carriera in ambito HR.

Ho iniziato a occuparmi di gestione delle risorse umane durante il periodo dell’Università, facendo parte di un’associazione no-profit di studenti che si chiama AIESEC che cercava di avvicinare gli studenti di paesi di culture diverse tramite lo strumento dello stage internazionale. Sono stato presidente del comitato locale di Parma e ho partecipato anche alle attività nazionali e internazionali dell’Associazione. Questa esperienza mi ha avvicinato molto alla gestione del personale, dato che eravamo un’associazione no-profit, fatta solo di volontari, tant’è che poi feci proprio la tesi di laurea sul caso dell’AISEC appunto in gestione delle risorse umane. Subito dopo, sempre all’Università degli Studi di Parma dove studiavo, ho fatto un Master di specializzazione in Gestione, Organizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane, che finiva con uno stage, che è andato bene e quindi ho continuato l’esperienza e così ho iniziato a lavorare nelle risorse umane, prima nel mondo dell’Innovation Technology, a Bologna e poi a Milano facendo prima un altro stage in Nestlè e poi un’altra importante collaborazione con Sportello Stage, che nasceva in quegli anni. Successivamente, inizia la mia carriera in azienda, in Coop Lombardia, catena di supermercati e ipermercati, nell’ambito della selezione e formazione. Dopo 4 anni in Coop, avevo voglia di vedere una multinazionale e così sono passato in AstraZeneca. Ho fatto un anno da business partner e un anno sempre in ambito di formazione e sviluppo e poi arriva l’opportunità di andare a lavorare in Vodafone, un mondo molto veloce e in evoluzione costante. Sono andato a gestire il call center di Milano, 600 persone. Gestivo tutta la parte del personale, con il supporto delle funzioni specialistiche dell’HR, dato che io ero un business partner generalista. Ho fatto un anno in call center, seguendo la cessione di un ramo d’azienda importante e dolorosa per Vodafone, perché Vodafone nasce da Omnitel che aveva quel jingle “Omnitel, persone in grado di cambiare il mondo” e quando alle “persone in grado di cambiare il mondo” si è dovuto dire “adesso dovete cambiare azienda” e passare da una multinazionale a un’azienda Italiana – che in quel caso Comdata – è stato abbastanza traumatico, ma gestito molto bene dal team HR e da tutte le funzioni che ci hanno supportato in questa attività e complessivamente in Italia occupava un migliaio di persone per un’azienda che allora ne aveva 8000.

Dopo questa esperienza sono passato a lavorare con il responsabile delle relazioni sindacali e quindi a occuparmi di sindacale, contenzioso e diritto del lavoro. Ho fatto questo per tre anni, sempre in Vodafone, divertendomi.Questa ultima esperienza in Vodafone mi ha poi dato l’opportunità di andare a lavorare per una multinazionale francese, che allora si chiamava Avenance e che nel corso del tempo è diventata Elior, come responsabile delle relazioni sindacali e contenzioso. Ho seguito migliaia di appalti a livello nazionale con circa 15.000 dipendenti. L’attività era di servizi di ristorazione, quindi mense aziendali, scolastiche, della Pubblica Amministrazione, Esercito ecc.. Durante la mia permanenza in azienda abbiamo acquisito un’altra azienda che era grande come noi, il Gruppo Gemeaz. Poi abbiamo vinto l’appalto delle ferrovie e quindi abbiamo acquisito la ristorazione ferroviaria, che è entrata in funzione con il brand Itinere, per cui ad oggi, se si prende una qualunque Freccia, il personale a bordo del treno è personale Elior, brand Itinere.[…]

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