Con la Circolare n. 19 del 20 settembre 2022 (di seguito la “Circolare”) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha inteso fornire alcuni ulteriori chiarimenti in merito alle nuove (e controverse) disposizioni del cd. Decreto Trasparenza (D. Lgs. n. 104/2022).

La Circolare fa seguito alle indicazioni già fornite dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (con la Circolare n. 4 del 10 agosto 2022) ponendosi come scopo quello di “approfondire ulteriori aspetti” per affrontare le questioni “più rilevanti” e “le innovazioni che meritano un approccio interpretativo”.

Fermo tale intento, la Circolare fornisce un’interpretazione molto stringente delle norme del Decreto Trasparenza sostenendo che “l’obbligo informativo non è assolto” dal datore di lavoro “con l’astratto richiamo alle norme di legge […] bensì alla comunicazione di come tali istituti, nel concreto, si atteggiano, nei limiti consentiti dalla legge nei rapporti tra le parti, anche attraverso il richiamo della contrattazione collettiva applicabile al contratto di lavoro”.

In estrema sintesi, il Ministero sembrerebbe dire che non è sufficiente una mera indicazione degli istituti, ma che sarebbe necessaria una sorta di “spiegazione” al lavoratore di come tali istituti operano nel corso del rapporto di lavoro. Un compito non di poco conto, dunque.[…]