INTERVISTA A GABRIELE GHINELLI

Gabriele Ghinelli, OrgPortunity. Da dove nasce OrgPortunity?

OrgPortunity nasce dieci anni fa, nel 2015, come tappa più recente di un percorso professionale iniziato già durante gli anni universitari. A quei tempi, sull’onda del mito degli yuppies e del boom degli anni ‘80, ero affascinato dal mondo della finanza. Così, insieme a un gruppo di amici, lasciai Lecce per Siena, scegliendo la facoltà di Scienze Bancarie. Molto stimolante, ma, studiando, scoprii che il mondo aziendale offriva molte più sfaccettature oltre la finanza, e decisi di esplorarle.

Un’opportunità di stage mi portò allora in una multinazionale, nell’area Risorse Umane, un ambito che iniziava a incuriosirmi grazie agli esami di sociologia e di organizzazione. Quell’esperienza fu illuminante: trascorsi alcuni mesi a Milano, scoprendo che quella sarebbe stata la mia strada.

Quell’azienda aveva un approccio molto efficace all’on-boarding, che poi ho cercato di adottare anch’io nella mia carriera: un percorso approfondito e trasversale, per comprendere davvero come funziona l’intera azienda. Nei primi due anni ho infatti lavorato anche in logistica, partecipando a vari progetti sia in Italia che all’estero.

Dopo quella fase, come previsto, tornai nelle Risorse Umane, lavorando così per quasi 25 anni in quattro grandi aziende. Sono stato fortunato: ho gestito attività ordinarie e progetti complessi come acquisizioni, fusioni e riorganizzazioni aziendali. È in quei momenti che ho davvero capito la differenza fra l’organizzazione reale e l’organigramma: scherzando dico spesso che quest’ultimo ti indica solo chi autorizza le ferie o l’aumento, ma non spiega come funzionano davvero i processi aziendali. Ed è proprio da qui che parto quando lavoro all’organizzazione di un’azienda: dal capire chi fa cosa.