Intervista a Lucrezia Toscana

CFO ed HR director di Impianti Spa

Qual è il percorso che l’ha portata a questo doppio ruolo?

La mia formazione è prevalentemente economica, laureata in Gestione strategica di impresa con orientamento al marketing strategico; nel corso degli studi ho realizzato che per gestire un’azienda era necessario avere una visione più completa. Subito dopo la laurea in economia ho quindi accettato uno stage nell’area controllo di gestione ritenendola l’occasione migliore per conoscere e capire i vari processi aziendali, opportunità che mi ha permesso poi di iniziare la carriera lavorativa in una multinazionale. Nella mia prima posizione lavorativa sono rimasta per circa 13 anni, entrata con un contratto a progetto fino a ricoprire il ruolo di Direttore di Pianificazione e Controllo del Gruppo Italiano e successivamente Finance Director EMEA per la casa madre americana. Questa esperienza mi ha dato modo di poter espandere le mie competenze in ambito economico-finanziario, di imparare a gestire i rapporti con il Top Management e stakeholders quali, azionisti, investitori ma soprattutto di lavorare con team multiculturali che ho guidato nel raggiungimento degli obiettivi aziendali in momenti di profondi cambiamenti aziendali. Ho avuto la fortuna di poter contare su due mentori eccezionali e sull’ impegno ed investimento da parte dell’azienda nella formazione manageriale oltre che della gestione delle soft skill volte a sviluppare le competenze dei miei collaboratori che erano prevalentemente internazionali, multiculturali e con tantissime diversità dal punto di vista anagrafico creando così una squadra coesa soprattutto nei momenti di forte stress lavorativo. Questa formazione, affiancata alla mia curiosità, intraprendenza e volontà di trasmettere la mia passione ed esperienze, ha fatto crescere in me, nel corso degli anni, il desiderio di ampliare il mio ruolo finance anche nell’area delle risorse umane. Non da ultimo, il fatto di aver avuto una crescita professionale molto rapida e all’epoca essere stata l’unica donna under 40 nominata dirigente nel Gruppo, determinando il confronto con peers molto più grandi anagraficamente e prevalentemente uomini, ha contribuito a creare in me una maggiore consapevolezza dell’importanza di politiche volte all’inclusione, alla diversità e alla parità di genere nella cultura aziendale.[…]

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