Intervista a Laura Belli

Dopo il Master alla Bologna Business School, che allora si chiamava Profingest, durato 18 mesi, ho iniziato a lavorare in ambito risorse umane. Dapprima in un’azienda padronale della provincia di Ravenna, dove vivo, poi, sempre come HR Development, in Cisa di Faenza, che allora era leader nelle serrature e sistemi di sicurezza passivi. Dopo Cisa, ho deciso di fare il “salto di scrivania” entrando in una società di consulenza, SHL, che si occupava di sviluppo organizzativo, basato soprattutto sull’allora nuovo metodo delle competenze. Quindi, costruzione di modelli di competenze e relativa implementazione di strumenti di sviluppo organizzativo legati ai modelli di competenze stessi. Sono rimasta quasi 10 anni perché mi piaceva vivere le diverse realtà organizzative che via via si incontravano come clienti: del resto, una delle cose che caratterizza il mio percorso professionale è la curiosità di vedere sempre ambienti nuovi, problemi nuovi e quindi trovare nuove soluzioni. Il secondo elemento caratterizzante delle mie esperienze è creare la funzione HR in azienda. Dopo 10 anni in SHL, mi è stata offerta la possibilità di partecipare a una StartUp, quella della nuova branch di Volvo macchine movimento terra, che aveva sede in provincia di Bologna. Sono entrata che eravamo in 5 e sono uscita che eravamo 102. Tutto quello che c’è stato in mezzo, dal punto di vista della gestione e sviluppo risorse umane l’ho sviluppato io, con il grande supporto dell’Headquarter svedese e di colleghi “Illuminati”. Tra l’altro, come dico sempre, se si crede come me, nella gestione risorse umane come leva strategica aziendale, consiglio un giro in una società svedese. […]